Widows – Eredità criminale – Donne forti

Il nostro parere

Widows – Eredità criminale (2018) USA di Steve McQueen

Veronica Rawlins è sposata con Harry e con lui ha ancora una relazione appassionata e sensuale, ma Harry muore insieme ai suoi complici durante un colpo, perpetrato ai danni del gangster nero Jamal Manning, che sta cercando di entrare in politica. Dopo che i mariti vengono uccisi, le mogli rimaste vedove decidono di continuare la loro missione criminale.

Il film è tratto da una importante miniserie televisiva inglese del 1983 ed è un classico heist movie con la intuizione di mettere come protagoniste delle donne con caratteristiche assai diverse tra loro ma con un punto in comune: non lottano solo per la propria vita ma anche per una sorta di riscatto femminile da una vita di sopraffazioni compiute dagli uomini.

Tutti gli uomini, infatti, sono ritratti come persone inaffidabili, violente, meschinamente paternalisti nei confronti delle donne che sono costantemente umiliate, vilipese, raggirate. Tutte sono state lasciate sole a crescere i figli, a conciliare lavoro a famiglia, utilizzando sensibilità dove i mariti usavano la violenza, l’imbroglio.

Questa visione femminista è accompagnata da una solida sceneggiatura e da uno stile visivo essenziale e realistico: aspetti che non riescono a convincere pienamente per due ordini di problemi. Il primo è il confuso quadro sociopolitico. Doveva essere una denuncia contro il malaffare e la corruzione ma i personaggi sono raramente a fuoco e gli inserti con Colin Farrell sono scarsamente convincenti. Il secondo problema sta nel disequilibrio del film. A scene di grande impatto emotivo e di buona action si alternano momenti sottotono che poco aggiungono.

McQueen ha sempre una qualità nell’immagine che lo riscatta ma in questa occasione ha mancato in parte l’obiettivo.

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