Via dalla pazza folla. Immagini dorate

Il nostro parere

Via dalla pazza folla (2015) UK di Thomas Vinterberg

Abbandonate le forzate e rigide regole di Dogma, Vinterberg approda al cinema inglese con la trasposizione elegante e formalmente impeccabile del romanzo di Thomas Hardy. Il passaggio sembra incidere negativamente sullo spirito sperimentale del regista che si appoggia a canoni classicisti senza mai rischiare. Tutto lo sfondo del film è brillante, accogliente (come non ammirare la collezione magnifica di cappellini e vestiti che la protagonista sfoggia, materiale confezionato mirabilmente da Janet Patterson), in alcuni momenti magnifico (la festa di Natale, i tramonti e i panorami mozzafiato merito del direttore della fotografia Charlotte Bruus Christensen), ma rimane nel complesso una patinatura della vicenda umana di Batsheba Evernden.

Vinterberg lascia spazio agli attori, tra cui spicca Michael Sheene in una delle sue migliori interpretazioni della carriera, come se si affidasse ai semplici dialoghi invece che ad invenzioni o a letture più approfondite di cui lo spettatore avrebbe avuto bisogno. Abbagliati dalla confezione brillante, ci si abbandona alla narrazione ma senza mai aderire ai personaggi, convinti come si è di vedere un’elegante trasposizione che non aggiunge altro a ciò che si conosce di un romanzo così importante.

In parte è una delusione, per altro si può definire un trampolino di lancio per Vinterberg verso nuovi lidi, nuove produzioni che certamente lo stanno attraendo e attendendo oltreoceano. Carey Mulligan così, così.

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