Un taxi color malva – Ricordi

Il nostro parere

Un taxi color malva (1977) FRA di Yves Boisset

Dal romanzo di Michel Déon, i rapporti tra una donna francese e un medico americano e altri uomini s’incrociano sullo sfondo dell’Irlanda del sud.

Melodramma classico con un cast invidiabile e imponente prodotto dalla cooperazione tra Francia, Regno Unito e Italia (per cui si spiega la presenza di Agostina Belli). Lo dirige l’allora giovane Boisset che ha diretto alcuni film noir di grande interesse in cui politica e azione si univano per dare un ritratto oscuro di quegli anni. Qua si cimenta nella gestione di diversi filoni narrativi che si intersecano in un piccolo villaggio scozzese. Al centro un uomo devastato dalla perdita dell’unico figlio che cerca di dimenticare il suo passato preferendo la solitudine. L’incontro con una dark lady sui generis come Charlotte Rampling romperà ogni equilibrio.

I personaggi restano indefiniti, non solo per una scelta testuale, ma perchè sostanzialmente sfugge la vera natura di ognuno di loro, si perdono nella descrizione di momenti in cui lo spleen dovrebbe essere uno stato mentale. Invece, tutti questi personaggi non diventano mai profondi e convincenti.

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