Un perfetto gentiluomo — No sex please

Il nostro parere

Un perfetto gentiluomo (2010) USA di Shari Springer Berman e Robert Pulcini

Louis è un giovane insegnante di liceo, diviso tra il desiderio di essere un gentiluomo e quello di indossare indumenti intimi femminili. Quando la scuola scopre la sua bizzarra abitudine, viene allontanato e decide di trasferirsi a Manhattan.

Un sacco di stranezze si verificano in quest’opera e ogni incidente è progettato per mostrare le idiosincrasie di questi due personaggi pazzi – il giovane imbronciato e introverso e il suo mentore tempestoso – e per fornire a due ottimi attori comici scene dove esternare il proprio talento, che si tratti di una danza interpretativa ritualistica mattutina a forma libera o di un tutorial su come urinare per strada senza attirare indebita attenzione.

Co-diretto da Robert Pulcini e Shari Springer Berman (“American Splendor”), e scritto insieme a Jonathan Ames dal romanzo di quest’ultimo, il film è divertente, ma la follia è così palese che non c’è spazio per la freschezza della scoperta.

Sappiamo che Kline sa interpretare il personaggio eccentrico e lo sa fare molto bene, ma il rischio sta nel sovraccaricare il ruolo. Dano adotta più un approccio da clown bianco al suo personaggio dubbioso. Il film lascia la maggior parte delle pulsioni sessuali dei suoi personaggi insoddisfatte. Il che, per alcuni aspetti, è piuttosto originale, dal momento che nella maggior parte dei film il sesso è l’unica cosa che viene risolta.

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