Totò e Cleopatra (1963) ITA di Fernando Cerchio
Marco Antonio si reca in Egitto in seguito alla morte di Cesare e alla formazione del triumvirato. Una volta sul posto si innamora di Cleopatra, ma quando ritorna a Roma viene rapito da sua moglie, la quale invia un suo sosia dalla regina.
Il mestiere di Totò sa rendere grande un intero film anche quando si basa su contenuti abbastanza fragili. Non è l’esilità della trama ad infastidire, ma una mentalità di fondo che vede la donna ridotta a semplice soprammobile. Cleopatra è bella ma semplicemente capricciosa ed infantile e il suggerimento è molto chiaro: chi è così bella non deve occuparsi di politica ma sottostare all’uomo restando muta.
Eppure i comprimari sono credibili e funzionali, a differenza delle donne ridotte a puro ornamento, ad un Totò in grande spolvero capace di qualche battuta strepitosa e di momenti di comicità altissima. La regia di Cerchio, impalpabile, non aiuta.