Tom a la ferme. Disturbante

Il nostro parere

Tom à la ferme (2013) CAN di Xavier Dolan

Tom va in campagna per partecipare al funerale del suo grande amore Guillaume. Qui rimane choccato nello scoprire che nessuno sa di lui e dell’omosessualità di Guillaume, tranne Francis, fratello di quest’ultimo, che gli impone violentemente il silenzio, suscitando in Tom una strana attrazione. La madre, invece, si culla nei ricordi e non vede quanto accade intorno a lei, compresa la presenza della finta fidanzata di Guillaume, chiamata da Tom per cercare di fuggire da quel luogo.

Dolan gira un film disturbante che non può lasciare indifferenti nessuno. Il suo cinema vuole mettere a disagio lo spettatore, spiazzarlo minando le regole consuete della drammatizzazione, mettendo in contatto un mondo conservatore, piatto e chiuso alla vitalità sessuale di cui Tom è portatore.

Tutto il film è pieno di scontri, violenze irragionevoli, perversioni e menzogne che rischiano continuamente di deflagrare o, al contrario di corrompere le anime, i sentimenti. Tom è affascinato da questo abisso e rischia di arrendersi ad esso.

Dolan è un grande talento, ancora acerbo per alcuni aspetti vista la giovanissima età, ma possiede una visione cinematografica che penetra in profondità giocando sul confine sottile tra provocazione e fascino morboso.

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