Thor: Ragnarok. Sfida impossibile

Il nostro parere

Thor: Ragnarok (2017) USA di Taika Waititi

Il ritorno di Thor ad Asgard si fa amaro quando scopre che Loki si è sostituito al padre Odino sul trono, spedendo quest’ultimo in un ospizio terrestre. Ma il peggio deve ancora arrivare: Hela, sorella maggiore e dea della morte, sta per uscire dalla sua prigione e vuole vendicarsi su Asgard.
Terzo episodio di Thor e diciassettesimo della Marvel, il film di Waititi continua nell’opera di costruzione dell’universo dei comics americani, recuperando Hulk e definendo il rapporto tra Thor e Loki, al di là degli scontri avvenuti in passato.
Tutto avviene lasciando i toni drammatici dei capitoli precedenti, abbandonando le dinamiche tragiche dei rapporti familiari della casa reale di Asgard e recuperando i segreti nascosti di Odino. Waititi punta, invece, sull’effetto comico, sui duetti tra Thor e i diversi interlocutori (Hulk, Loki ecc.). I grandi effetti speciali sono al servizio di questo spirito leggero che segue i salti temporali e le semplificazioni eccessive con brio. Waititi non stanca mai utilizzando al meglio una sceneggiatura spumeggiante, zeppa di passaggi improvvisi e cambi stilistici.
Godibili le tante partecipazioni (Cumberbatch, Damon, Neill e i tanti Hemsworth distribuiti qua e là) così come le battutacce ad effetto e i dialoghi improbabili.

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