The suicide squad – Missione suicida

Il nostro parere

The suicide squad – Missione suicida (2021) USA di James Gunn

Continuano le avventure della squadra di supercattivi fedeli a tutto tranne che alla legge dello Stato e costretti a servire il governo in cambio di sanzioni più lievi. Si tratta di Bloodsport, Harley Quinn, Peacemaker e Polkadotman.

Un coro di critiche positive ha accolto quest’opera scombinata e rumorosa. Si parla di geniale liberazione del genere dagli stereotipi giocando sugli eccessi. Cose tutte vere ma dov’è il buon gusto e la sostanza. Se si pensa, infatti, che il mostro cattivo sembra l’amico di Spongebob, capiamo che le iperboli sono finite nella decisa programmazione dell’esagerazione.

Non che manchino alcune battute riuscite, nonchè la conferma di quanto Harley Quinn sia un personaggio azzeccato (forse è merito della Robbie, però?) ma dove conduce tutto questo. Se le battute nere stavolta sembrano più azzeccate, la visione del mondo della DC comics risente sempre della stessa identica falla. Come insegnava Hitchcock, infatti, più il cattivo è riuscito, più il film assume valore. In quest’occasione, come negli altri film, il cattivo è stereotipato o ridicolo. Troppo poco.

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