The son of no one (2011) USA di Dito Montiel
Jonathon White è un poliziotto che viene assegnato alla sorveglianza di un quartiere di New York, lo stesso in cui è nato e cresciuto. Ma nel suo passato esiste un segreto che viene svelato da una fonte anonima, che rischia di distruggerlo.
L’esordio di Montiel faceva presagire un autore a tutto tondo, adatto a scandagliare la parte nascosta e underground delle periferie degradate di New York. I successivi film, invece, sono stati un progressivo incartarsi in tematiche ormai note, sfruttate e sempre meno ispirate. Questo film è confuso e velleitario, poco supportato da uno stile recitativo disomogeneo. Ai toni eccessivi di Pacino e Liotta, si contrappone l’apatia degli altri personaggi, raffigurati in un immobilismo irragionevole per molti aspetti. Dopo aver messo sul tappeto diverse idee Montiel non ne conduce in porto nessuna, lasciando scivolare molte cose nel finale improvvisato.