Sulla giostra (2021) ITA di Giorgia Cecere
Due donne profondamente diverse, due generazioni a confronto, si ritrovano dopo anni in una vecchia ed elegante casa di campagna nel profondo Salento, e giorno dopo giorno trasformano questo accidentale incontro nell’inizio di una nuova vita.
In questo film non accade praticamente nulla, se non il flusso della vita descritto con tatto e delicatezza. Protagoniste sono le donne, le due protagoniste ovviamente, ma anche le altre che appaiono in contorno, mentre gli uomini sono fragili o poco rassicuranti.
Si potrebbe definire uno sguardo malinconico, lento e riflessivo sulla vita, seguita passo passo dalla macchina da presa. Si potrebbe dire che si tratta di un film statico ma in realtà vi è una rivoluzione interna che porta a rivedere le priorità, ad affermare il proprio ruolo di donna.
La regista è efficace nel fondere gli elementi del paesaggio (il sud dei muretti, delle piante, del caldo) con la parte umana mostrando i minimi spostamenti di coscienza che cambiano completamente la prospettiva di vita. Ugualmente efficace anche le due protagoniste tra cui un’ottima Clauda Gerini.