Submergence – Sopravvivere

Il nostro parere

Submergence (2017) USA di Wim Wenders

James si innamora poco prima di partire per una missione di lavoro in Somalia. L’amata decolla per il Mar Glaciale Artico. Lui, giunto in Africa, viene rapito dai jihadisti. L’amore si rivela per entrambi l’unica via per sopravvivere.

Che ci fa Wim Wenders in un film di genere? Perchè un regista della sua dimensione sceglie di puntare sul melodramma mescolato alla spy story dopo tanti film di autore? Non ci sarebbe nulla di sbagliato, peraltro, in una scelta del genere se non fosse che non è comprensibile una tale conversione dopo aver visto un film complessivamente banale nel suo assunto.

I precedenti erano già stati perlomeno disomogenei. All’incursione nel noir de L’amico americano riuscita e inquietante, aveva fatto da contraltare una disastrosa deviazione nel fantascientifico (Fino alla fine del mondo). Qui, invece, l’amore tra i due protagonisti alterna immagini splendide a dialoghi spesso infelici.

I paesaggi, i volti, i corpi sono resi al meglio con la fotografia di Benoit Debie ma il tutto è piatto e decisamente banale perchè l’opera appare degna di un onesto mestierante, non di un supposto maestro.

 

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