State a casa – Lockdown

Il nostro parere

State a casa (2021) ITA di Roan Johnson

Quattro ragazzi condividono un appartamento nel quale gira un serpente che a un certo punto scompare. Gli inquilini, bloccati dalla pandemia, hanno un grosso debito con il padrone di casa e per questo decidono di imbrogliarlo.

Questo film è stato già girato ma in versione dolceamara. Fino a qui tutto bene del 2014 era un esercizio di stile sulla rivolta generazionale ma con un tono gioioso e scoppiettante. Certo non si può dire che il lockdown abbia  agito positivamente sulla visione della vita di Johnson che ora ci fornisce un quadro oscuro delle pulsioni giovanili con un’opera virata al nero dove le paure e i demoni prevalgono sulla volontà di costruire qualcosa, di raggiungere una nuova vita.

Il ritmo forsennato di alcuni momenti, i dialoghi veloci e fiammeggianti dovrebbero servire a richiamare modelli come il cinema delle origini di Danny Boyle (Piccoli omicidi tra amici) ma lo fanno in modo un po’ grossolano e non sempre convincente. Il finale precipita verso il dramma ma senza un reale perchè.

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