Sotto il sole di Roma. I ragazzi neorealisti

Il nostro parere

Sotto il sole di Roma (1948) ITA di Renato Castellani
A Roma, durante l’occupazione tedesca, si compie il passaggio dall’adolescenza all’età adulta di Ciro. Dopo un periodo in cui il ragazzo (Oscar Blando) vive ai limiti della delinquenza, la morte del padre, avvenuta in circostanze tragiche per colpa dei balordi che frequenta, lo indurrà a mettere la testa a posto.
Classico film neorealista in cui è evidente la simpatia di Castellani per questi dropout (bella la parte di Franco Golisano, futuro protagonista di Miracolo a Milano) in un momento terribile per la storia d’Italia. Il registro scelto è quello della commedia, anche se la pellicola è densa di episodi drammatici (il bombardamento, la morte dei genitori, i rastrellamenti, la vita dei ragazzi buttati in strada dal conflitto mondiale).
Gli attori sono quasi tutti dilettanti, a parte la doverosa segnalazione di Alberto Sordi, prima commesso di scarpe e poi dedito al mercato nero.
Al netto delle numerose ingenuità della recitazione, si tratta di un film abbastanza completo. Tra gli sceneggiatori anche Sergio Amidei.

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