Sono solo fantasmi – Tentativo

Il nostro parere

Sono solo fantasmi (2019) ITA di Christian De Sica e Brando De Sica

Alla morte del padre, tre bizzarri fratellastri decidono di aprire una agenzia di acchiappafantasmi per sfruttare la credulità popolare dei napoletani, sino a che non si rendono conto che gli spiriti esistono davvero.

De Sica si unisce al figlio per dirigere una commedia con venature horror, un tentativo di svecchiare la vena comica del padre che tanto ha sofferto negli ultimi anni con un netto calo nella considerazione del pubblico e, conseguentemente, negli incassi.

Dopo la reunion con Boldi, De Sica cerca nuove strade per riconquistare il botteghino e trova nuovi compagni di strada come Buccirosso e Tognazzi, attori decisamente molto sfruttati nell’ultimo periodo dal cinema italiano perchè solidi caratteristi capaci di destreggiarsi sia nella commedia che nel dramma.

Ma la vera riunione presente nel film è quella familiare, ovvero con il fantasma di suo padre evocato cinematograficamente ma anche iconicamente nel trucco di Christian che si specchia nel volto di Vittorio, ovvero il suo punto di riferimento e maestro. A parte alcune battute estremamente grevi  e di dubbio gusto che l’attore dovrebbe eliminare per dignità, la riflessione che emerge coinvolge le sue origini e il suo presente, partendo appunto dalla figura ingombrante del padre per giungere all’accettazione di non essere più l’attore di successo ma, ironicamente, un uomo che deve fare i conti con la propria vita guardando al futuro e a una nuova dimensione.

La scelta di copiare pedissequamente Ghostbusters, però, è l’elemento di debolezza che emerge impietosamente sia nei trucchi che nella pochezza degli effetti speciali. Non che manchi la buona volontà e la discreta qualità di quanto si vede, mancano proprio i soldi per rendere tutto credibile e di alto livello.

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