Siberia (2018) USA di Matthew Ross
Lucas Hill, un commerciante di diamanti americano, si reca in Siberia alla ricerca di un collega scomparso. Tuttavia, i suoi piani finiscono per cambiare radicalmente in seguito all’incontro con una donna.
Chi si aspetta di trovare un film alla John Wick rimarrà molto deluso, ma altrettanto sarà anche il resto del pubblico. Ross presenta un film che mescola i generi ma mantenendosi sempre nella superficie in una trama confusa e incongruente. Tutto sprofonda in un grigio pessimismo mentre il personaggio di Reeves ricorda una moglie che tradisce senza problemi e non si preoccupa di sfuggire ad una sorte infausta nonostante ci siano segnali giganteschi di lasciar perdere.
Ogni cosa avviene senza una reale motivazione e i personaggi appaiono legnosi e forzati. Film esistenziale in cui il clima e il paesaggio smontano il broncio triste del protagonista senza controbilanciare in azione o interesse.
