Shark Il primo squalo – L’incomprensibile

Il nostro parere

Shark – Il primo squalo (2018) USA di Jon Turteltaub

Un sommergibile oceanico – parte di un programma internazionale di osservazione sottomarina – viene attaccato da un’imponente creatura che si riteneva estinta e che ora giace sul fondo della fossa più profonda del Pacifico con il suo equipaggio.

Il regista si è detto dispiaciuto dei tagli alla pellicola poichè sono state eliminate parecchie morti cruente e violentissime. In effetti, forse era un buon motivo per gli appassionati del gore per guardare questo pastiche senza alcuna credibilità per la sequela di immense sciocchezze e farloccate.

Alla fine tutto si concentra sull’alto tasso di fisicità di Statham che affronta opere al di là di ogni possibilità umana, uccidendo perfino a mani nude animali preistorici. Superata la risata e la incredulità di fronte a tale scempio della sceneggiatura, bisogna limitarsi a fare il conto dei luoghi comuni concentrati nella pellicola: la bambina, il cagnolino, l’uomo buono che si sacrifica, il milionario.

A Tarteltaub va detto solo che il suo film è bruttissimo, con o senza morti cruente.

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