Qui rido io – Una famiglia

Il nostro parere

Qui rido io (2021) ITA di Mario Martone

Eduardo Scarpetta, autore e attore teatrale di successo, decide di mettere in scena una parodia di La figlia di Iorio di Gabriele D’Annunzio. Quando viene denunciato per plagio da D’Annunzio, la sua vita sembra andare in frantumi.

Eduardo Scarpetta è stato il Signore della scena napoletana per lungo tempo. Circondato da un harem che gli ha dato nove figli (tra cui i fratelli De Filippo: Eduardo, Peppino e Titina) si muoveva come un padre padrone sul palcoscenico e, soprattutto, nell’ambito familiare dove pretende una fedeltà assoluta.

Questo suo difficile carattere viene rappresentato nell’opulenza di una scenografia molto riuscita che ricostruisce perfettamente l’Italia della Belle Epoque, mentre la sua fama è offuscata da un processo intentatogli da Gabriele D’Annunzio cui lui aveva parodiato La figlia di Iorio.

Martone sposa subito la difesa di Scarpetta dando un ritratto del Vate assai ambiguo e decadente, lascivo e purulento, ma la difesa è alla libertà del pensiero non all’uomo che, invece, si vede rivoltare contro l’età e i figli che iniziano ad affrancarsi dalla sua ingombrante presenza. Nonostante la vittoria in tribunale, Scarpetta comprende che il suo tempo è finito, che la sua epoca volge al tramonto perchè è cambiato il mondo, rappresentato dal cinematografo.

Toni Servillo è il mattatore, percorre con libertà gli spazi fisicamente schiacciando gli altri con la sua verve, la sua presenza, la vitalità animale che conferisce al suo personaggio desideroso di tutto ma a cui manca il riconoscimento del suo status di artista. Nella sua villa principesca, mostrata agli altri come simbolo del suo successo fa da contrappunto lo svilimento delle sue opere che Benedetto Croce, pur difendendolo contro D’Annunzio ridimensiona a farse di poco conto.

Il film si apre sulla rappresentazione di Miseria e nobiltà e viene girato quasi sempre in teatro con un mirabile passaggio dal palcoscenico al dietro le quinte in un pendolo di visioni che ci mostrano la magia della recitazione.

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