Predestination. Spirale senza fine

Il nostro parere

Predestination (2014) AUS di Peter e Michael Spierig

Tratta da un racconto di Heinlein, Predestination è un’opera basata su un’idea fortissima. Questo tipo di film corre il rischio o di deludere le aspettative con un finale non all’altezza o di lasciarsi schiacciare dall’intreccio degenerando in un complesso gioco di scatole cinesi che finiscono per disorientare il pubblico.

In questo caso i fratelli Spierig (fare la regia in famiglia comincia a diventare una moda) riescono a mantenersi in un equilibrio precario ma accettabile. Riuscire a rendere la trama comprensibile non era facile ma in qualche modo ci riescono a discapito della struttura che talvolta si blocca, fatica a destare interesse per ripartire di slancio come i salti temporali cui i protagonisti si sottopongono.

La trama non è facile da raccontare. Esiste una squadra speciale che compie viaggi nel tempo al fine di impedire attacchi terroristici e reati terribili che hanno influenzato la storia dell’umanità. Questo agente (l’unico della squadra? Non è dato saperlo) deve catturare un pericoloso criminale, già sfuggitogli più volte. In uno di questi incontri l’agente era rimasto terribilmente sfigurato al punto di doversi rifare completamente il viso. Successivamente lo troviamo come barista mentre incontra John, un personaggio con una storia incredibile alle spalle. John è nato ermafrodito, con entrambi gli apparati genitali. Dopo essere stato donna per tanto tempo, a seguito di un’operazione necessaria per salvarlo, è diventato un uomo ed ora sopravvive come scrittore di rubriche femminili. L’incontro tra i due da vita ad una serie di passaggi temporali che creeranno il paradosso alla base di tutta la vicenda.

Lo spettatore segue il percorso a spirale dei protagonisti chiedendosi dove si concluderà. Non riesce mai ad essere coinvolto pienamente nella prima parte (più convenzionale) perché i due registi (australiani, ma di origini tedesche) utilizzano la classica struttura a flashback per spiegare la vita di John. Più interessante la seconda parte perché vengono gradualmente svelati i particolari e i misteri alla base della narrazione.

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