Omicidio nel West End – Pastiche

Il nostro parere

Omicidio nel West End (2022) USA di Tom George

Negli anni Cinquanta, nel quartiere West End di Londra, i piani per una versione cinematografica di un’opera teatrale di successo vengono bruscamente interrotti dopo l’omicidio di un componente fondamentale della troupe.

Un film su un film che reinterpreta un’opera teatrale. L’idea forte di questo pastiche (Metateatrale? Metacinematografico?) è sviluppata da una sceneggiatura brillante e da una regia ispirata a Wes Anderson. Il taglio delle inquadrature, il gusto della composizione, la gestione dei personaggi, la fotografia prendono molto da quel tipo di cinema anche se non hanno la stessa forza propulsiva, una vitalità sotterranea che questo film non ha.

Tutto funziona discretamente, infatti; gli attori si muovono agilmente sul set caratterizzando i propri personaggi con gusto e qualità, a partire dai due protagonisti che funzionano bene insieme. E’ evidente che il cast si è molto divertito, anche se svetta su tutti la solita Saoirse Ronan, versatile e ironica in modo squisito.

L’eleganza della messa in scena non è sufficiente a superare l’ironia della scrittura per dare qualcosa in più del gioco (riuscito e divertente) delle folte citazioni.

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