Old man and the gun – Necessità

Il nostro parere

Old man and the gun (2018) USA di David Lowery

Forrest è un rapinatore di banche seriale. A 77 anni e dopo 16 evasioni non ha smesso, insieme a due soci, di organizzare dei colpi originali. Utilizzando il suo fascino e con tutta calma, senza mai utilizzare un’arma, continua a visitare banche e ad uscirne con borse piene di dollari. C’è però un poliziotto che ha deciso di occuparsi di lui.

L’ultima pellicola, a sua detta, interpretata da Redford nella sua lunghissima carriera ripercorre la storia, più o meno vera, di Forrest Tucker promuovendolo a simbolo di una virilità ormai perduta, una visione nostalgica del passato. Infatti, siamo vicini all’ingresso prepotente della tecnologia nella vita quotidiana. Oggi, un ladruncolo come Tucker avrebbe avuto vita brevissima tra telecamere, antifurti, riconoscimenti facciali, dna eccetera, eccetera.

Si avverte la tensione verso un mondo perduto, un passato romantico in cui i sentimenti e i desideri erano ancora tangibili e riconoscibili. Niente iperrealismo, violenza  estrema, effetti speciali rutilanti, ma la sensazione  di avere ancora una misura.

Lowery spinge molto in questa direzione ma non sa dare forza a queste reminiscenze che restano appunto tali. La crepuscolare storia d’amore tra Redford e Spacek richiama classici hollywoodiani senza essere avvolgente.

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