Nella città perduta di Sarzana – Fatti di sangue

Il nostro parere

Nella città perduta di Sarzana (1980) ITA di Luigi Faccini

Il film ricostruisce, anche sulla base di racconti di testimoni dell’epoca,quanto avvenne nella città toscana di Sarzana il 21 luglio 1921. La città, con in testa il suo sindaco socialista, decise di resistere ad un attacco di oltre 500 camicie nere.

Ricostruzione didascalica di eventi storici. Con uno stile semidocumentaristico e con una sceneggiatura troppo “parlata” Faccini cerca di rappresentare i diversi personaggi e la contrapposizione utilizzando una retorica tipicamente antifascista degli anni settanta quando a prevalere erano le sovrastrutture ideologiche rispetto all’estetica cinematografica.

L’intento pedagogico del film è evidente fin dalle prime immagini così come la divisione manichea tra buoni e cattivi che se può funzionare tra parti contrapposte, non riesce assolutamente a rendere le zone grigie, determinanti sempre e soprattutto quel periodo storico. A tutto questo si aggiungono dialoghi irreali e forzati.

L’interpretazione storica, frutto della visione dell’epoca, fa percepire il film come superato.

 

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