My dinner with Hervè. Professionalità

Il nostro parere

Ispirato a fatti realmente accaduti, il film racconta gli ultimi giorni di vita dell’attore affetto da nanismo Hervè Villechaize, celebre per il ruolo di Tattoo nella serie televisiva  Fantasilandia, e della sua amicizia con il giornalista Danny Tate. Danny, alcolista in cerca di redenzione, viene mandato ad intervistare Gore Vidal. Il giornale gli chiede anche un piccolo pezzo su Villechaize che si rivela essere un personaggio davvero eccentrico.

Piccolo film per ricordare un personaggio molto conosciuto grazie ad una serie televisiva. Fantasilandia aveva reso famosissimo Villechaize e Gervasi, noto anche per il biopic su Hitchcock, ha diretto l’opera televisiva con garbo, senza ammorbidire l’ostico personaggio ma anche evitando di affondare i colpi nella profondità del disagio dell’uomo e dell’artista. Discreto banco di prova per Dinklage, nelle pause del Trono di Spade, e di Jamie Dornan, molto più a suo agio tra questi ruoli piuttosto che nei panni dell’improbabile Christian Grey di 50 sfumature. Film professionale e poco più.

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