Macchine mortali – Trappoloni

Il nostro parere

Macchine mortali (2018) USA di Christian Rivers

Centinaia di anni dopo che un evento catastrofico ha distrutto ogni forma di civiltà, la misteriosa giovane Hester Shaw sembra l’unica in grado di fermare un gigantesco predatore su ruote.

Giocando sul canovaccio di Guerre stellari, Macchine mortali è un film di scarso rilievo, baracconesco e raffazzonato in molti aspetti della sceneggiatura, lacunosa e zoppicante. Il brand di Peter Jackson, unito alle riprese effettuate in Nuova Zelanda, poteva dare impulso al film che, invece, soffre di credibilità e di strutturazione dei personaggi. Il cattivo è un cattivo alla Darth Vader e Hester nasconde in sè un segreto ovvero il codice per distruggere la macchina mortale di Londra (la morte nera). Il buono è tanto buono e amerà Hester, ricambiato.

Insomma, non essendoci Tolkien come riferimento o, più semplicemente, un George Lucas ad inventare, ne è sortito un guazzabuglio ispirato al libro di Philip Reeve ma costruito per immagini sul modello di Star Wars, tale e quale.

Da tanto imitare non è uscito un prodotto all’altezza.

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