L’inganno perfetto – Il passato ritorna

Il nostro parere

L’inganno perfetto (2019) USA di Bill Condon

Il truffatore professionista Roy Courtnay conosce su Internet la ricca vedova Betty McLeish. Nonostante il colpo di fortuna, Roy si sorprende nel cominciare a provare sentimenti per la donna, quando questa gli apre le porte della propria vita.

Bill Condon ha una passione per McKellen che dirige per la quarta volta, così come McKellen ha una passione per questo tipo di ruolo che ha già ricoperto in altre occasioni (non si dice quali per evitare lo spoiler). Da questo incrocio di passioni passa questo film che, pur non essendo un capolavoro, inquieta il giusto.

L’interesse principale sta in questo gioco di chiaroscuri sulla personalità dei personaggi ritratti, ognuno mostrato sotto diversi lati e in modo talvolta antitetico. D’altro canto, i demoni interiori sono proprio la passione di Condon che quando ha potuto dirigere film da lui ispirati (lasciamo perdere Twilight) ha sempre centrato le sue analisi sui contrasti, le difformità dell’animo umano.

In questo senso il film si può considerare riuscito anche se il finale appare un po’ troppo forzato per essere credibile. Tuttavia, va apprezzata l’ironia celata dalla seriosità e l’atmosfera complessiva che è davvero affascinante. Come non apprezzare il contrasto tra l’interno borghesuccio della casa di Betty, contrapposto all’austerità dello studio dove si svolge la truffa, nonchè della casa di Roy?

Il talento dei due protagonisti fa sembrare il film forse meglio di quello che è. Però funziona.

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