L’età dell’innocenza. Grandiosità

Il nostro parere

L’età dell’innocenza (1993) USA di Martin Scorsese

Lo straordinario amore tra Newland Archer e Ellen, donna divorziata nella New York della seconda metà dell’ottocento. Newland, che appartiene alla migliore borghesia, si sposa con May. Questo grande amore osteggiato dalle convenzioni sociali, dalle regole oppressive della società, naufragherà nell’ipocrisia.

Scorsese ha dichiarato apertamente il suo debito verso Visconti e tale appare nel ballo di inizio film in cui il regista americano dispiega tutta la sua maestria. La macchina da presa indugia sugli oggetti, sui corpi, i movimenti, gli spazi passando dai saloni sontuosi ad un gruppo di uomini che camminano con la mano sulla bombetta, intenti ad essere uguali, simili, condannati a camminare controvento.

I dialoghi appaiono costruiti sul nulla, sulla semplice apparenza, sulla violenza psicologica che impone la convenzione sociale, mentre Ellen è l’eccezione,  scandalosamente sincera e anticonformista per l’amico, l’unica che possiede un’anima in un mondo vacuo ed inutile, in cui l’esistenza trascorre senza alcuno scopo se non preservare l’ordine sociale e il nome.

L’esplosione della sensualità è improvvisa ed incontrollata, dopo tanto desiderio represso e dopo un controllo assoluto sui sentimenti, nascosti a tutti e al mondo, concessi solo nell’angusto spazio del teatro, della lirica. E questa esplosione, queste fiammate sarebbe meglio dire, sono talmente potenti da sconvolgere lo spettatore, da riempire di emozione tutto lo schermo.

Grandissima prova d’attore sia di Day Lewis che della Pfeiffer, ma straordinario è stato tutto il lavoro dei tecnici a partire da Gabriella Pescucci, Oscar per i costumi, e Dante Ferretti per le scenografie. Il loro magnifico lavoro è esaltato da una regia mirabile, al suo massimo livello, capace di equilibrare l’aspetto visivo all’azione interiore. Scorsese ha creato un film immobile in cui scorre il magma incandescente della vita ad una velocità folle.

 

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email