Le sorelle Macaluso (2020) ITA di Emma Dante
Le sorelle Maria, Pinuccia, Lia, Katia e Antonella Macaluso vivono, senza i genitori, in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo. Le loro sono vite precarie, eppure piene di sogni e aspirazioni.
Tratto da un’opera teatrale, il film vive l’abitazione in cui le sorelle crescono, invecchiano e si dilaniano a vicenda. L’unica eccezione è l’apertura del mare, comunque visto sotto i pontili con una incursione verso la vastità dell’orizzonte che si richiude subito con una tragedia che condizionerà l’esistenza delle protagoniste. All’interno della casa i volti invecchiano come il mobilio che poco alla volta diventa usurato, come le pareti che si scoloriscono, nella ripetizione di un’esistenza che si è ripiegata in se stessa.
Il film è tripartito in alcuni momenti determinanti senza una collocazione temporale precisa, in uno scorrere del tempo imperscrutabile, nonostante le musiche e i dettagli disseminati. Nel primo le sorelle sono bambine o poco più che adolescenti, nutrono speranze, vedono il futuro come un gioco e come un’enorme possibilità. La tragedia, come detto, si abbatterà su di loro troncando un momento di estrema felicità.
Le sorelle Macaluso sono un mondo, un microcosmo di sentimenti e passioni, le tappe delle vite che si consumano nei ricordi. Incostante, ma affascinante, l’opera di Emma Dante colpisce.