Le miserie del signor Travet (1945) ITA di Mario Soldati
Il signor Travet è un funzionario regio di fine Ottocento, lavora come impiegato nello stesso ufficio da 33 anni. Benché sia un uomo attento e scrupoloso sul lavoro, in tanti anni non ha mai ottenuto una promozione a causa dell’astio ingiustificato del capo sezione nei suoi confronti. Travet è un uomo dolce e remissivo e non osa mai ribellarsi, anche in casa dove la sua seconda moglie (è vedovo), Rosa, ancora giovane e bella, non perde occasione per trattarlo male e fargli subire le sue ambizioni. La moglie si lascia corteggiare dal commendatore e Travet, per reazione, si ribella alle insinuazioni dei colleghi e viene licenziato.
Dalla commedia di Bersezio, un’opera aggraziata e sentimentale al punto giusto. La messa in scena è teatraleggiante e, per quanto ricca di spunti e notazioni, statica. La recitazione è fin troppo impostata. La poetica delle piccole cose, il sentimentalismo semplice e strapaesano però non indulgono eccessivamente grazie ad una regia equilibrata. La recitazione è decisamente il punto debole.