Lasciarsi un giorno a Roma (2021) ITA di Edoardo Leo
Tommaso, scrittore che arrotonda curando la posta del cuore sotto pseudonimo, è fidanzato da anni con Zoe, che lavora nell’industria dei videogiochi. Tommaso riceve una lettera di Zoe, che non conosce la vera identità, dove confessa di volere lasciare il suo fidanzato.
Produzione originale Sky per una commedia dolceamara sui sentimenti e sulla vita di coppia. Leo è attore, sceneggiatore e regista per un’opera che non ha particolari spunti, pur essendo gradevole e fluida nel suo svilupparsi. La storia parallela di due coppie serve per creare un linguaggio comune, per comprendere le difficoltà di far diventare l’io anche noi, senza rinunciare a se stessi, alle proprie aspirazioni.
Sei sono i capitoli in cui si sviluppa la narrazione ed in tutte una parola serve a definire gli avvenimenti. L’intelligenza dello script è che le parole hanno un’ambivalenza che poi viene rappresentata plasticamente nell’intreccio. Intelligente è anche la struttura circolare che Leo utilizza per sorprendere lo spettatore, ovvero l’incipit che è anche il finale ma interpretato esattamente come le parole dei diversi capitoli.
Siamo perciò di fronte ad un prodotto non banale, ma purtroppo abbastanza prevedibile e lineare nella sua costruzione, soprattutto nella storia d’amore fondamentale. Certo desta interesse la fragilità dei personaggi che hanno timore di essere se stessi, di svelarsi completamente agli occhi del partner, di dirsi la verità per timore di restare soli.
Roma è molto cartolinata e il personaggio di Zoe confina Marta Nieto in una comfort zone che non ne svela la profondità.