L’amore secondo Isabelle (2017) FRA di Claire Denis
Isabelle, sulla cinquantina, è divorziata e ha un figlio. Nonostante i suoi fallimenti emotivi, non perde la speranza. Cerca l’amore ma sceglie sempre uomini che la deludono, sino a che non incontra Sylvain.
I frammenti amorosi di Barthes sono alla base di una sceneggiatura franta e sospesa in cui protagonista assoluta è la Binoche, rappresentazione morale ed etica della ricerca della felicità attraverso l’amore. La diversità di quest’opera sta nella scelta di raccontare una cinquantenne, in un momento in cui normalmente il cinema tende a dimenticare le donne, quando perdono la freschezza della giovinezza e la tonicità dei corpi. Invece la Binoche è messa letteralmente a nudo, senza ipocrisie neppure sulla sessualità.
Le diverse vicende sentimentali di Isabelle sono le specchio delle fragilità femminili e la regista sonda, seguendo il percorso interiore della Binoche (notevole), le relazioni umane con sagacia.
Film non propriamente facile da seguire per il flusso di parole e per le continue interruzioni narrative, difetta in parte di coerenza, alternando momenti riusciti ad altri incompiuti. La Binoche è il pilastro su cui si regge tutto.