La signora dello zoo di Varsavia. Tunnel

Il nostro parere

La signora dello zoo di Varsavia (2017) USA di Niki Caro

Polonia 1939. In seguito all’invasione nazista, Antonina e Jan Zabinski, custodi dello zoo di Varsavia, rischiano la propria vita nascondendo il maggior numero di ebrei e salvandoli dalle persecuzioni.

Ispirato ad una storia realmente accaduta, affronta il tema della shoah attraverso la testimonianza di persone che, nel loro piccolo, hanno contribuito a salvare ebrei dalla deportazione e dalla morte. Il rischio era di suscitare un deja vu nella visione dello spettatore, se non vi erano sufficienti elementi di originalità per distinguersi dalle numerose opere che negli ultimi anni si sono succedute nel racconto di questi piccoli, grandi episodi di eroismo.

Il grande valore della tematica affrontata costringe ad una bipartizione nel giudizio. La visione di quanto avviene nel ghetto, per quanto già vista molte volte, costringe sempre ad abbassare lo sguardo nella sua mostruosa brutalità, così come non si può restare indifferenti nel vedere il dottor Korczak (personaggio raccontato da Wajda in un bel film) accompagnare mano nella mano gli orfani del suo istituto ai vagoni che li porteranno alla morte.

Dall’altro lato, nonostante l’impegno e la bravura degli interpreti, la valutazione estetica lascia a desiderare. La confezione corretta e professionale illumina un testo piatto, senza aggiungere intensità ad un film che intenso non è. La prova registica della Caro ne esce male a cospetto di un soggetto di tal natura perchè subisce la vicenda senza praticamente idee al di fuori di un’ordinaria amministrazione senza guizzi.

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