La scuola cattolica – Le radici del male

Il nostro parere

La scuola cattolica (2021) ITA di Stefano Mordini

In un quartiere residenziale di Roma sorge una nota scuola cattolica maschile dove vengono educati i ragazzi della migliore borghesia. Le famiglie sentono che in quel contesto i loro figli possono crescere protetti.

Il libro di Edoardo Albinati, da cui è tratto il film, è un misto tra autobiografia, processo di autoanalisi e ricostruzione storica sociale degli anni settanta. E’ anche la fredda narrazione di un mostruoso fatto di cronaca passato alla storia come il Massacro del Circeo. La storia è esemplare per raccontare il male insito in noi, facilmente individuabile se solo si fosse voluto guardare in faccia la realtà. Invece tutti i personaggi si voltano dall’altra parte, fingono di non vedere quanto accade, si illudono di non essere colpevoli, ma l’atto d’accusa è impossibile da evitare.

Mordini dirige un cast ricchissimo, anche se nelle parti di contorno soprattutto, e incide in profondità. L’atmosfera asfissiante, nefasta è ottimamente ritratta con pennellate rapide che riproducono gesti, mentalità, costumi sociali. La divisione profonda che ha distrutto l’Italia con il terrorismo e la corruzione politica, la sua putrescenza si svela attraverso questi giovani mostruosi, colpevoli di un gesto orribile ma anche vittime della degenerazione. In un vuoto morale assoluto, chi cresce non ha in alcun conto la vita umana e l’umanità. Pretende solo.

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