La ragazza del secolo (1954) USA di George Cukor
Dopo due anni di fallimenti a New York, la modella e attrice Gladys Glover investe dei soldi per comprare un cartellone e farsi pubblicità. I cittadini iniziano a tempestarla di richieste e la vita della ragazza cambia notevolmente.
Scritto da Garson Kanin, è il primo film da protagonista di Jack Lemmon affiancato alla querula figura della Hollyday, perfetta per i ruoli da svampita in quanto è estremamente naturale nel pronunciare battute salaci con assoluta noncuranza, un talento naturale per la commedia stroncato prematuramente (è morta di tumore a soli 44 anni).
Cukor, che l’ha lanciata con Nata Ieri, asseconda la sua bravura con un’opera che riprende il personaggio che l’ha resa famosa. Rispetto al più grande successo, lo script è meno efficace perchè all’idea geniale dell’incipit corrisponde una seconda parte diventa più conformista e scontato.
Molto interessante è la satira di costume in cui, con grande anticipo sui tempi, si colpisce la cultura di massa, il senso della pubblicità, il quarto d’ora di notorietà cui aspirano tutti. Cukor mette in scena le regole della televisione, indicandola come male mentre il cinema (e il documentario) ha il coraggio della verità e dell’analisi.