La prima pietra (2019) ITA di Rolando Ravello
Una finestra rotta e una recita natalizia portano scompiglio in una scuola elementare di Roma, portando a galla intolleranze e piccoli egoismi nascosti per perbenismo. La rissa sembra inevitabile.
Film surreale e decisamente pessimista di Ravello che rappresenta il mondo che sta per implodere nel più totale caos. Nessuno si salva in questa confusione e tutti mostrano il proprio lato peggiore, compresa la maestra che a parole predica la comprensione ma dentro di sè cova una rabbia inespressa. Non si salvano neppure i bambini che, travolti da quanto è loro intorno, ripetono meccanicamente i gesti degli adulti oppure devono guardare attoniti la violenza che cresce.
Il tono volutamente corrosivo del regista è scarsamente supportato da un testo, la pièce teatrale di Stefano Massini, eccessivamente e volutamente schematica. In questa gara al massacro non si ride e non si sorride, se non per alcune scene con Guzzanti protagonista. La commedia non decolla e le ragioni degli astanti sono incomprensibili. La violenza verbale e le posizioni intransigenti palesando poca profondità, diventano bozzettistiche.
