La padrina – Parigi ha una nuova regina

Il nostro parere

La padrina – Parigi ha una nuova regina (2020) FRA di Jean Paul Salomè

Patience Portefeux è un’interprete giudiziaria franco-araba, specializzata in intercettazioni per la squadra antidroga di Parigi. Un giorno, fa un favore al figlio di una donna e viene coinvolta in un affare di droga.

Dopo tanti ruoli memorabili in cui prevaleva l’intensità gelida che solo lei sa dare, Isabelle Huppert coglie l’occasione per diventare una spacciatrice marocchina in una commedia thriller poliziesca, abbastanza distante dai suoi consueti clichè. Conosciuto come “La Daronne” (La padrina) nella sua versione originale francese, il film è tratto dal romanzo bestseller di Hannelore Cayre..

Lo sceneggiatore-regista Jean-Paul Salomé riesce a mantenere tutto in un tono contenuto, preferendo entrare negli elementi comici quando richiesto piuttosto che sovraesporre i personaggi. È un approccio che dà a Huppert il tempo per radicare le decisioni del suo personaggio in una parvenza di credibilità, specialmente quando viene poi rivelato che c’è più di una traccia di furto nel DNA della sua stessa famiglia.

Sebbene l’approccio di Salomé crei la sensazione che momenti di commedia matura non siano stati sfruttati sempre in modo adeguat, così come il finale che si appiattisce improvvisamente, c’è molto da apprezzare.

 

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