La mia vita con John F. Donovan (2019) USA di Xavier Dolan
Dieci anni dopo la morte di una nota stella della televisione statunitense, un giovane attore rivive l’impatto che il rapporto con l’uomo ha avuto sulla vita di entrambi attraverso il loro epistolario.
Un film misconosciuto dallo stesso autore, affondato dopo due anni di preparazione ed un disastro al botteghino. Alle prese con il budget ed il cast più importante della sua giovanissima carriera, l’enfant prodige del cinema canadese Xavier Dolan deve fare i conti con il suo primo passo (semi) falso.
Nel film ci sono tutti i temi a lui più cari come la ricerca della propria identità personale, l’accettazione della sua sessualità, la famiglia, il rapporto conflittuale con la madre, l’assenza dei padri. Sono tutti temi che affondano nella biografia dell’autore come lo stesso incipit di questo film . Dolan bambino ha scritto a Di Caprio ed ora fa vivere la stessa esperienza al piccolo protagonista della storia, protagonista di uno dei filoni narrativi dell’opera.
Non mancano momenti di particolare bellezza, poichè resta intatto il talento visivo dell’autore ma le vicende non si amalgamano e resta una sensazione di imcompletezza che impedisce di apprezzare il quadro complessivo. Forse è stata la dimensione a soffocare il talento di Dolan che è subito ritornato alle sue produzioni, all’amata lingua natia, il francese per recuperare l’ispirazione. Per quanto imcompleto e difettoso va visto.
