La mélodie – Musica tra le banlieue

Il nostro parere

La mélodie (2017) FRA di Rachid Hami

Giunto quasi a cinquant’anni, Simon è un violinista disilluso. Non trovando miglior impiego, accetta la proposta di una scuola parigina di insegnare musica agli studenti della sesta classe.
La musica può elevare le anime, superare le barriere culturali, dimenticare ogni disillusione? La risposta positiva viene anche da questo film che cerca di evitare ogni forma di retorica con intelligenza. L’opera di Rami, pur non essendo di particolare spessore, ha una genuinità e un’attenzione verso i bambini delle periferie non banale e profonda. Le condizioni di vita, culturali e familiari, di questi bambini colpisce più di ogni altra cosa, certamente più della vicenda umana del protagonista, Kad Merad, imbronciato il giusto ma non in grande spolvero.
Una regia attenta a seguire i moti umani e a lasciar esprimere liberamente la creatività dei ragazzini fa apprezzare i contenuti dell’intreccio. La fotografia fredda, dai colori parigini tenui, conferisce un che di realismo alla Dardenne che non stona nel contesto.I difetti stanno nella mancata empatia verso i personaggi, nonchè nello sviluppo classico e senza sorprese.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email