La fuga dell’assassino (2017) USA di Obin Olson e Amariah Olson
Gabriel sogna di compiere terribili omicidi. Scopre che però questi omicidi sono realmente avvenuti e comincia a dubitare di tutta la sua vita.
Film scombinato e insensato, recitato così male da dubitare ci sia volontarietà nella scadente qualità di tutto quanto viene mostrato. La storia è assurda da sfiorare il ridicolo, con buchi evidenti nella sceneggiatura e salti temporali stridenti. Una regia piatta sottolinea, invece di nascondere, i goffi effetti speciali e le comiche scene d’azione. L’apertura è un insieme di sciatteria e turpitudine che raramente si è visto nel cinema. Dovrebbe essere un incipit forte, invece si resta basiti per l’involontario effetto comico. Davvero difficile cadere più in basso.