La cura del benessere. Pericolo nell’acqua

Il nostro parere

La cura del benessere (2017) USA di Gore Verbinski

Lockhart, ambizioso broker di Wall Street, viene spedito in Svizzera per recuperare il suo amministratore delegato, Roland Pembroke, indispensabile per procedere nella fusione con un’altra azienda. Pembroke ha appena scritto di non voler più tornare a vivere a New York. Lockhart si ritrova così in un centro benessere situato nelle Alpi Svizzere, dove la cura del dottor Heinrich Volmer è miracolosa: chiunque vi entri e si sottoponga alla cura, si sentirà ben presto sereno e in salute. Lockhart, dopo un terribile incidente, si ritroverà nel centro e gli verrà consigliato il miracoloso trattamento di Volmer. Pian piano, scoprirà i terrificanti misteri del luogo e che la cura per il raggiungimento del benessere è davvero poco ortodossa.

Un thriller con venature horror che cita una serie di film del genere – tra cui vale la pena di ricordare L’abominevole Dr. Phibes (1971) di Robert Fuest – poteva avere potenzialità ben superiori. E in parte l’inizio crea qualche aspettativa poichè l’ambientazione tetra, il vago richiamo alle tematiche Kafkiane sembra poter preludere a sviluppi interessanti. Invece un finale disastroso e pessimo, nonchè l’indugiare continuo sulle stesse cose, la ripetizione degli avvenimenti, una lunga parte centrale irrisolta, contribuiscono a far decadere un film finito presto tra i flop, incidendo sulla traballante carriera del regista, incline negli ultimi tempi ai flop.

Troppo anni ’70 e sorpassato lo stile impresso alla regia? Probabilmente anche questo, ma soprattutto la vaghezza della trama, assolutamente semplicistica.

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