La casa delle bambole – Ghostland – Immaginazione

Il nostro parere
La casa delle bambole – Ghostland (2018) USA di Pascal Laugier

Beth, la sorella maggiore Vera e la mamma si trasferiscono nella casa della defunta zia Clarissa. Nella casa ci sono parecchie bambole, di cui l’anziana signora faceva collezione. Beth, turbata, ha le sue prime mestruazioni, mentre Vera è insofferente delle attenzioni che la mamma riserva alla sorella. Un furgone dei gelati li ha però seguiti.
Film con forti atmosfere ma con due piani temporali tra loro assolutamente incompatibili. L’intento è quello di dimostrare come l’immaginazione riesca a nascondere le più terribili verità. Purtroppo le due storie sono incompatibili e legate tra loro in modo farlocco talchè nel momento in cui una viene abbandonata, si resta molto più che perplessi.
Un errore di scrittura così marchiano non può essere perdonato come i due maniaci che sembrano tratti da Non aprite quella porta con un eccesso di mostruosità che diventa caricaturale. Se Laugier non avesse una buona mano nel descrivere un universo angosciante saremmo nella ciofeca più evidente. Invece, qualche brividino scorre lungo la schiena.

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