La battaglia di El Alamein. Ricostruzione strabica

Il nostro parere

La battaglia di El Alamein (1969) ITA di Giorgio Ferroni

Il tentativo di far passare la storia dell’esercito italiano durante la seconda guerra mondiale come un manipolo di eroi rovinato da Hitler (le politiche mussoliniane sono assai celate). L’operazione riesce dal punto di vista spettacolare (discreto il lavoro compiuto) ma ha poca credibilità nella ricostruzione storica. Di stereotipo in stereotipo si arriva al sacrificio di uno dei due fratelli Borri, mentre l’altro ferito si arrende all’inevitabile.

Il cast di Ferroni è importante ed internazionale (William Rennie è Montgomery e Robert Hossein è Rommel), la parte scenografica e tecnica è di buon livello considerando il periodo confezionando un prodotto spendibile anche all’estero. E’ la regia il terreno debole poiché non riesce a trasformare un materiale buono in un film piacevole ed interessante. Il periodo dei war movie non ha portato, in questo caso, fieno in cascina.

Nel cast ci sono Enrico Maria Salerno (un po’ troppo enfatico), Frederick Stafford (pessimo), George Hilton (sottotono) ed una serie di caratteristi che hanno viaggiato in tutti i generi del cinema italiano (Sal Borgese, tanto per ricordare).

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