La ballata di Buster Scruggs – Dietro la frontiera

Il nostro parere

La ballata di Buster Scruggs (2018) USA di Joel e Ethan Coen

Un vecchio libro che contiene sei storie sul vecchio West: Si va da Buster Scruggs pistolero cantante fino al rapinatore di banche, dall’artista itinerante al cercatore d’oro, dalle promesse d’amore alla diligenza nella prateria passando attraverso impiccagioni e filoni d’oro, il tutto condito con una massiccia dose di humor e ironia sulla vita.

Pensato e realizzato per la piattaforma Netflix, il film appare come un’operazione antologica del western, ripercorrendo agli archetipi del genere. In realtà di western ce n’è poco, se si eccettua qualche brandello di storia ed il paesaggio che fa da sfondo.

I toni fiabeschi, spesso surreali, che si alternano nelle diverse storie trattano più del senso dell’esistenza e del peso della vita, piuttosto che del mito della frontiera, della lotta di sopravvivenza dell’uomo in un ambiente ostile ed estraneo.

I personaggi dei Coen sono più maschere rappresentative che caratteri, più occasione spinta piuttosto che elemento narrativo. Per questo motivo, l’incompiutezza delle vicende è funzionale alla metafora, meno all’intreccio. Si rimane affascinati e attratti dall’umorismo nero che fa da sottotrama a tutte le vicende narrate, ma un po’ perplessi di fronte all’operazione complessiva che si enuclea in idee brillanti ma parzialmente coese.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email