Killing season. Vendetta, tremenda vendetta

Il nostro parere

Killing season (2013) USA di Mark Steven Johnson

Emil Kovac era un massacratore in Bosnia, prima di essere fucilato da un gruppo di soldati americani. Sopravvissuto miracolosamente, cerca l’uomo che gli ha sparato per vendicarsi. Lo ritrova, vecchio e svuotato di ogni energia, sui monti Appalachi mentre vive una vita solitaria e isolata, anche dal figlio. Con uno stratagemma Emil porta Ben nella foresta per sfidarlo ad una caccia mortale: il prezzo è la vita di chi vincerà.

L’idea pacifista alla base della storia è sufficientemente sfruttata e non basta l’utilizzo di due attori famosi come De Niro e Travolta (entrambi in una fase discendente della carriera) per riuscire ad infondere linfa vitale ad un testo frusto e a tratti incomprensibile. La mostruosità della guerra e il suo riflesso sull’animo umano è un tema sentito e toccante, ma banalizzare tutto in un corpo a corpo violento e in dialoghi sui sensi di colpa ovvi e poco sentiti, è davvero brutto.

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