Jess il bandito – Finti eroi

Il nostro parere

Jess il bandito (1939) USA di Henry King

Per vendicare l’uccisione della madre da parte dei signori della ferrovia, Jesse e Frank James diventano fuorilegge. Versione fantasiosa di una classica storia western realmente accaduta.

Dopo alcune pellicole controverse e con gli appetiti degli eredi del famoso bandito che cercavano di capitalizzare gli eventi riabilitandolo, Zanuck affida ad Henry King un film che influenzerà l’immaginario pubblico per un’intera generazione offrendoci un Jesse James come un eroe, una sorta di Robin Hood audace e affascinante che combatte contro la Ferrovia, intesa come un “grande potere” indifferente alle sorti della “povera gente”.

Il budget era considerevole, 1,6 milioni di dollari con un cast considerevole. Protagonista Tyrone Power, al suo primo western, cone Henry Fonda, attore emergente nel ruolo del fratello Frank, Randolph Scott, anche se in una parte minore, Jane Darwell come Ma James, Brian Donlevy e John Carradine nel ruolo di Bob Ford. Meno convincente Nancy Kelly come protagonista femminile. Spicca però Donald Meek ovvero la rappresentazione del potere ed interprete del malvagio capo delle ferrovie McCoy mostrato come feroce nella sua mitezza.

King aveva diretto diversi western muti, ma mai un film sonoro. La sua bravura stava nel saper esaltare le semplici qualità rurali dell’America del passato, ideale per un idolo dell’America rurale come Jesse James.

La trama è poco credibile. Nella realtà la madre dei James non viene uccisa e la decisione di darsi alle rapine è maturata ben prima delle ritorsioni applicate dalle compagnie ferroviarie tramite i PInkerton. La lotta contro il potere. Non ci sono infatti prove che Jesse James abbia combattuto le ferrovie per tali ragioni. Non iniziò nemmeno a rapinare i treni fino al 1873, e poi furono le compagnie che usavano la rete ferroviaria per trasportare denaro a subire gli assalti, non le compagnie ferroviarie stesse.

Se guardiamo i film western del periodo però, non lo facciamo per ragioni storiche, ma per divertimento, e Jesse il bandito è un prodotto divertente per l’epoca.

Commercialmente, Jesse il bandito è stato un enorme successo per la Fox, battuto al botteghino solo da Via col vento e Il mago di Oz e alla pari con Il gobbo di Notre Dame e Mr Smith va a Washington. È stato un tale successo che un seguito era inevitabile. Fonda poteva ancora riprendere il suo Frank e infatti, a suo modo, Il ritorno di Frank James, diretto l’anno successivo da Fritz Lang, era un film migliore. Ora mostra i suoi anni.

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