Irresistible – Elezioni show

Il nostro parere

Irresistible (2020) USA di Jon Stewart

Il consulente democratico di spicco Gary Zimmer intravede l’opportunità di riconquistare elettori nell’entroterra americano, quand’ecco che il video di un appassionato coltivatore nonché colonnello della Marina in pensione diventa virale.

Cosa è diventata la politica in America? Un baraccone mediatico? Un’arena di guerra dove contano solo i soldi e gli elettori sono manovrati come pedine? Questa commedia, o meglio dire, farsa si pone queste domande con un escamotage narrativo simpatico e stuzzicante.

Tutto parte dalla vittoria di Trumpo, dalle riflessioni che ha suscitato nel costume americano, dall’influenza dei media e dei social network, cui si piega non solo l’opinione pubblica ma anche la strategia elettorale con l’obiettivo di vincere costi quel che costi, a prescindere da ideali, idee, principi.

La trama affronta questo problema e lo fa suo ma senza entusiasmo e senza cinismo. Gli attori sono simpatici e si eccede nel buonismo dell’America rurale ma sincera, offrendo un’immagine stereotipata del popolo buono contro la politica cattiva e manipolatrice.

In questa visione edulcorata della società americana manca il cinismo e la visione a 360 gradi. Non basta svillaneggiare i consulenti elettorali, le loro strategie per essere efficaci e profondi. Così appaiono spunti interessanti e riusciti, alternati ad altri più banali e risaputi.

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