Independence Day. Rigenerazione che non rigenera

Il nostro parere

Independence day. Rigenerazione (2016) USA di Roland Emmerich

All’armi, i cattivi son tornati!! Gli alieni che tanto avevano fatto male al mondo distruggendo Casa Bianca, S. Pietro e tutti i simboli del mondo occidentale, non sono stati sconfitti, ma hanno chiamato i rinforzi per darci la mazzata finale. Ovviamente, vogliono succhiarci l’energia per potersi rafforzare, come quasi tutti i cattivoni del grande schermo che provengono da altri pianeti. Ovviamente c’è un manipolo di eroi che, quando tutti ormai pensano sia finita, riusciranno a ribaltare la situazione. Naturalmente ci sono milioni di morti ma non si vedono. Il regista mostra, invece, un gruppo di ragazzini senza genitori che vivono allegramente la fine del mondo con battute e risatine nervose. C’è anche un cane, ma non avrete dubbi che la bestiolina esca senza neppure un graffio no? Non c’è più Will Smith ma c’è il figlio che raccoglie lesto il testimone e bombarda la regina madre degli alieni. C’è ancora il vecchio presidente che sembra rincoglionito per tutta la prima parte del film, salvo ringalluzzirsi appena sente odore di extraterrestri, al punto che si rimette alla guida di un aereo da guerra.

Chi vincerà? Ai sani di mente basteranno tre secondi per capirlo. Emmerich ripete a macchinetta il canovaccio del primo Independence Day, ma arricchendolo di improbabilità degne di un altro suo film, ovvero 2012. L’ossessione del Blockbuster e dell’effetto speciali a tutti i costi, fa perdere di vista la sostanza, ovvero l’intreccio parossistico e incoerente. Non mancano palate di umorismo (un po’ datate le battute, però….) che risulta offensivo quasi per chi guarda. Infatti, ci si domanda cosa abbiano da ridere questi qui che vedono tutto quanto conosciuto distruggersi sotto gli occhi. Che ti ridi se sono appena morte miliardi di persone? E un minimo di shock per quello che hai appena visto? Macchè, non resistono alla battuta.

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