Il ritorno dell’eroe – Guascone

Il nostro parere

Il ritorno dell’eroe (2018) FRA di Laurent Tirard

Nel 1809 il capitano Neuville parte per il fronte, lasciando la fidanzata disperata. La sorella di questa, Elisabeth, finge di essere lui in un rapporto epistolare fasullo con la giovane, per consolarla. Quando il militare torna, però, la situazione precipita, soprattutto perchè si scopre che l’uomo non è affatto l’eroe che Elisabeth aveva dipinto, ma un codardo e mascalzone.

Tirard è un regista abbastanza affermato in patria, capace di donare commedie simpatiche e spigliate con una vena appena accennata di surrealtà che conferisce un certo stile alle sue opere. Alla seconda fatica con Dujardin, Tirard dirige un film simpatico e scorrevole, contrappuntato da un gioco letterario-giocoso che conta esclusivamente sui due protagonisti, tant’è che gli altri attori sono solo sfondi. La guasconeria del personaggio maschile è perfettamente disegnata su Dujardin, indomito mascalzone dotato di ironia e intelligenza. La Elisabeth della Laurent è una donna fin troppo moderna e libera nei modi (se si considera il periodo in cui la storia si dipana), ma sa reggere i buffi dialoghi con Dujardin con naturalezza.

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