Il professor cenerentolo. La solita solfa

Il nostro parere

Il professor cenerentolo (2015) ITA di Leonardo Pieraccioni

Il successo che sfiorisce induce a percorrere strade già battute da altri con esiti abbastanza infelici. Pieraccioni abbandona le partner iberiche semisconosciute per un’attrice italiana nota (Laura Chiatti), smette di cantare per lasciar spazio alle hit stagionali. Purtroppo non cambia le battute perché sceglie la ripetitività. Nei copioni toscani e ruffiani Pieraccioni si muove comodamente, ma gli altri si perdono. Laura Chiatti è fintamente simpatica, Flavio Insinna sembra conduca i pacchi, invece di dirigere il carcere.

Perché il personaggio di Pieraccioni è il classico uomo sfortunato, finito in carcere per la sua impreparazione e stupidità, ma in fondo bravo ragazzo d’animo buono. Gli equivoci non impediranno al personaggio di trovare l’amore, recuperando il senso della propria esistenza.

Pieraccioni non esce dalla condizione della storiella (mai meglio di questo purtroppo) e della gag abborracciata. La Chiatti fornisce una prestazione sconfortante, Sergio Friscia sembra stia facendo un programma televisivo per le famiglie.

Il  livello è assolutamente mediocre e finchè il regista-attore toscano non saprà staccarsi dall’immagine stereotipata di se stesso difficile pensare che possa fare di meglio.

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