Il libro della giungla. Copia conforme

Il nostro parere

Il libro della giungla (2016) USA di Jon Favreau

La storia di Mowgli, bambino adottato dai lupi e protetto dalla pantera Bagheera e dall’orso Baloo contro il malvagio Shere Ka, ritorna sugli schermi abbandonando la veste a cartoni animati della famosa versione a cartoni animati della Disney. Tutto è stato realizzato, però, in computer graphic  (ancora prodotto dalla stessa casa cinematografica), ma il riferimento è rimasto il cartone del 1967, diretto da un genio come Wolfgang Reithermann.

La raffigurazione dei personaggi antropomorfizzati è identica al cartone, vedesi la grande somiglianza con King Louie, la scelta del bambino è troppo schiacciata sul Mowgli disegnato, i rapporti sono completamente ritagliati sull’archetipo. La sceneggiatura risente di questo limite, come la regia piatta di Favreau che tende alla inconcludenza.

La Disney ha provato a sfruttare un filone sicuro per un incasso altrettanto sicuro riuscendo poco o nulla dal punto di vista artistico. L’originale era meglio anche se non aveva la ricchezza di particolari, di dettagli tipica dell’uso del computer. Ma, come insegna la storia del cinema, basta un tratto grafico originale per rendere grande un prodotto, non la completezza dell’immagine. E l’originalità qua manca.

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