Il grande spirito – Paesaggi urbani

Il nostro parere
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Il grande spirito (2019) ITA di Sergio Rubini
Un ladruncolo che ha tradito i complici durante una rapina impadronendosi del bottino si imbatte nel corso della propria fuga in un bizzarro figuro convinto di essere un nativo americano in lotta con gli yankee.
Rubini voleva attaccare l’Ilva e ha pensato di poter utilizzare il genere per parlare del dramma di una città dove incombe uno dei più grandi stabilimenti europei.
Ha scelto la via di un anomalo “western” dando a Papaleo libertà di recitare assoluta al fine di tracciare il gentile “foolish” che abita in un condominio credendosi indiano d’America. Da lì osserva la città persa nella sua violenza, nella degradazione, nella corruzione.  Sullo sfondo troneggiano gli altiforni, totem incombenti di una regione.
Film amaro e decadente segna l’ennesimo ritorno di Rubini alla Puglia ma tutto resta un po’ sul programmatico e si fa fatica ad entrare nella storia, segnata da qualche clichè di troppo e mai fino in fondo convincente, pur nella nobiltà delle tematiche e delle riflessioni.

 

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