Il dilemma di Dick Tracy (1947) USA di John Rawlins
Questa volta, Tracy è sulle tracce di un gruppo di ladri di pellicce che svuotano il caveau di un commerciante e lasciano al suo posto una guardia notturna morta. Il proprietario sembra collaborativo, ma potrebbe trattarsi di una truffa assicurativa? Tracy non è sicuro, ma la sua indagine rivela che i crimini sono stati commessi da un ex detenuto con una gamba malandata, che manca anche di una mano e si fa chiamare… The Claw!
Ralph Byrd ritorna nel ruolo che ha interpretato in quattro film per la RKO. Byrd ha l’aspetto giusto per il ruolo di Dick Tracy. La sua mascella pronunciata e il sorriso disarmante sono adatti. Tuttavia, rispetto a Conway, la sua caratterizzazione è poco riuscita. Anche nelle scene più serie, Byrd è troppo leggero, poco efficace. Inoltre, in questo film, il personaggio non ha personalità, interpretando la parte in modo piuttosto meccanico invece di cercare di dargli vita.
Questo film rappresenta sicuramente un passo indietro rispetto ai due precedenti. Per qualche motivo, Pat Patton, l’impacciato aiutante di Tracy, ha molto più tempo sullo schermo e un vero e proprio ruolo nel film. Nei film precedenti, la sua parte si limitava a essere messo fuori combattimento e a scusarsi con Tracy. Qui gli vengono affidati alcuni compiti per aiutare nell’indagine, che naturalmente combina a pasticci. Mentre nelle puntate precedenti Patton sembrava solo una presenza inutile, in questo film è un vero e proprio idiota.
Anche l’azione è abbastanza ridicola. Dick Tracy che indaga su una truffa assicurativa? Suvvia, è al di sotto delle sue capacità! Sebbene The Claw sia un bel cattivo, non è neanche lontanamente minaccioso come Cueball o Splitface e quindi meno interessante.
La regia è il punto debole, anche se la lotta finale tra Tracy e The Claw è stata ben filmata, con le ombre dei personaggi enfatizzate in modo molto stilizzato.